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Pos, costi, commissioni e bonus: come evitare le multe per chi rifiuta carte e bancomat

Pos, costi, commissioni e bonus: come evitare le multe per chi rifiuta carte e bancomat

di Enrico Marro Corriere della sera

 

L’obbligo di avere il Pos, ovvero il terminale che consente di ricevere pagamenti effettuati con moneta elettronica (carta di credito, bancomat, prepagate) riguarda tutte le attività commerciali, comprese quelle ambulanti, i lavoratori autonomi e i professionisti. In teoria esiste fin dal 2012, quando fu introdotto dal governo Monti, ma il fatto che l’obbligo non fosse accompagnato da sanzioni ha fatto sì che, specialmente nelle piccole attività, la norma sia stata a lungo ignorata. Il cosiddetto decreto legge Recovery del 2021 aveva previsto una doppia sanzione a partire dal primo gennaio 2023: chi non accetta pagamenti sul Pos sarebbe andato a incontro a una multa di 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata. Con il decreto legge approvato mercoledì 13 aprile dal consiglio dei ministri queste sanzioni vengono anticipate di sei mesi: scatteranno dal prossimo 30 giugno. Vediamo allora cosa deve fare chi ancora non si fosse dotato del Pos e quali costi deve affrontare.

 

A chi rivolgersi per il Pos?

Di solito ci si rivolge alla propria banca, ma ci sono anche numerose società di servizi specializzate, che si trovano facilmente su internet. Se non si è già clienti bisognerà presentare documenti come l’attribuzione della partita IVA e i dati finanziari sull’attività svolta.

 

Quanto costa?

Innanzitutto bisognerà valutare se acquistarlo o prenderlo a noleggio. Anche qui si tratta di scegliere tra le tantissime offerte sul mercato. Per chi vuole comprarlo si va da poche decine di euro ad alcune centinaia, secondo le caratteristiche dell’apparecchio. Esistono terminali fissi per il punto cassa e Pos multifunzione con Sim integrata che consente di incassare, per esempio, al tavolo del ristorante all’aperto. Ci sono infine gli Smart Pos, con schermo touch e funzioni software aggiuntive, come i pagamenti tramite codice Qr e smartphone. Molti preferiscono le offerte di Pos a noleggio o in comodato d’uso. Di solito si paga un costo di attivazione e un canone mensile o annuale per la gestione del servizio.

Come funzionano le commissioni?

Le commissioni sui pagamenti elettronici possono essere le più varie: su ogni singola operazione o solo se i volumi delle transazioni sono inferiori a un tetto mensile o annuale; fisse o variabili in relazione al valore della transazione e degli incassi; più basse quando è previsto anche un canone fisso, più alte se il canone non c’è. Sulle carte di credito i costi variano poi in base ai circuiti, al tipo di carta (consumer o aziendale) e all’appartenenza alla rete europea o extraeuropea…

 

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